Il Terzo Settore è quel vasto universo che all’interno del sistema economico si pone tra lo Stato (Pubblico) e il Mercato (privato). Composto da una moltitudine di soggetti disomogenei privati volti a rispondere alla domanda di servizi sociali, con opere non di puro assistenzialismo.Tra i settori di attività che rientrano in questa categoria, ci sono l’assistenza sociale, la beneficenza, lo sport dilettantistico, la tutela e valorizzazione dell’ambiente, la tutela dei diritti civili. Si sviluppa tra gli anni Settanta e Ottanta dello scorso secolo in Europa e oggi, dopo aver assunto la specifica caratteristica di “No Profit”, ha il suo massimo sviluppo nella ricerca di fondi o “fundraising”, specificatamente attività di raccolta dei fondi   necessari a sostenere un’azione senza finalità di lucro.

Nell’ultimo decennio, negli USA e in Inghilterra, si è sviluppato un vero marketing del no profit, che studia le strategie necessarie a ottimizzare la raccolta; si è iniziato a definire un profilo di operatori professionisti del settore, i “dialogatori”, venditori esperti nel sollecitare la donazione di denaro per le Associazioni e a destinare dei budget da investire per aumentare l’importo e la sostanza delle donazioni.

Lo scorso anno la OM Group, attraverso la consorziata Solution and more, ha sperimentato questa attività, adattandola al proprio modello di vendita su stand. Per nove mesi quattro postazioni, in altrettanti aeroporti, hanno “stimolato” i passeggeri a sottoscrivere delle donazioni ricorrenti su conto corrente o carta di credito. I buoni risultati ottenuti, pur con alcune difficoltà e inciampi che hanno permesso di imparare e migliorare, hanno permesso l’approccio di altre Onlus cui proporre la raccolta fondi su un modello prettamente profit.

E veniamo ai nostri giorni: da ormai un mese alcuni dei colleghi che avevano partecipato al test precedente, hanno vestito una nuova maglia, la casacca di UNICEF, per intraprendere una nuova e più ambiziosa sfida. Omicron e UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia – organo sussidiario dell’ONU che ha il mandato di tutelare e promuovere i diritti di bambine, bambini e adolescenti (0-18 anni) in tutto il mondo, hanno iniziato la loro collaborazione all’inizio di marzo con due postazioni nella nostra amata Sicilia, l’Aeroporto e il Centro Commerciale Conca d’Oro di Palermo. La loro divisa è una pettorina ciano, non quella dei cani e nemmeno dei giocatori di baseball ma uno smanicato azzurro, i loro attrezzi sono un book e una pitchcard, ma la vera arma sono la determinazione, la tenacia e la capacità di far emergere la sensibilità insita in ciascuno di noi. Chi almeno per una volta non ha inviato il fatidico “sms solidale” dopo una promozione televisiva, chi non si è mai fatto coinvolgere da una campagna di sostegno dopo una catastrofe naturale, questo è quello che i nostri colleghi, supportati da due team leader, uno storico dell’azienda Ilenia Pulizzi e una new entry Giuseppe Vinci, propongono ai nostri interlocutori; l’unica differenza è nella continuità, invece che reagire ad un evento mediatico, noi chiediamo un piccolo sforzo ricorrente che permetta ad Unicef di programmare e combattere la fame e la povertà nel mondo fino a sconfiggerla.

Coordinati da Monica Moretti prima e adesso da Lucia D’Anna, hanno dovuto imparare che non si parla di vendita, ma di “stimolazione del sostegno”, che non ci rivolgiamo a clienti, ma a Soci Sostenitori, non proponiamo un contratto, ma un modulo di adesione… Che fatica, ma alla fine abbiamo la convinzione che, come accaduto con altri canali, anche questo diventerà un pilastro del mondo OM Group.

Dopo la OM Carta di credito e l’OM cellulare che fa anche il caffè, arriverà l’OM sostegno…

Di tutto di più.

Claudio Di Tivoli

Share This